Nel 2025 si festeggeranno le nozze d’argento dall’ultima volta della nazionale maggiore a Livorno, dall’ultima promozione del Rugby Livorno nella massima serie e dall’unico titolo italiano vinto da una rappresentativa labronica. Il 2000, per mille motivi, è stato un solare magico per la palla ovale cittadina.
CONTRO LA GEORGIA. Nel primo pomeriggio del 26 gennaio 2000, l’Italrugby, guidata da un nuovo tecnico, il neozelandese Brad Johnstone, ospita sul campo ardenzino ‘Carlo Montano’ la Georgia (51-7 il punteggio per gli azzurri), nella sua unica partita cuscinetto tra il disastroso mondiale giocato nell’autunno del 1999 ed il trionfale esordio assoluto nel ‘Sei Nazioni’ (allo stadio ‘Flaminio’ di Roma, sabato 5 febbraio, con il livornese Matteo Mazzantini impiegato nel finale, indimenticabile affermazione, 34-20, sulla Scozia). Si gioca, contro i georgiani, in un freddo mercoledì, in un giorno infrasettimanale, ma non manca il grande pubblico, a dimostrazione delle potenzialità della palla ovale livornese.
CONTRO IL CUS PADOVA. Sabato 3 giugno 2000, ultima giornata della poule promozione di A2: di fronte, sul ‘Montano’, il Rugby Livorno ed il CUS Padova, in una sorta di spareggio per il secondo posto, piazzamento utile per affiancare il Gran Parma, matematicamente primo, nel salto in A1, il massimo torneo domestico. A condurre i biancoverdi, nella doppia veste di (giovanissimo) allenatore e di (esperto) giocatore, il classe ‘68 Gianluca Guidi. I biancoverdi, in ritardo 17-20 al 65’, trovano nell’ultimo segmento di gara la forza di rovesciare la situazione. I labronici si impongono 25-20. I livornesi e i patavini chiudono a pari merito il torneo sul secondo gradino della classifica, ma sono i biancoverdi, in virtù della miglior differenza negli scontri diretti (veneti vittoriosi all’andata ‘solo’ 35-34) a celebrare il clamoroso salto di categoria. Una sorta di miracolo sportivo, realizzato grazie ad una rosa non certo ampia, ma granitica e capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Gran merito di quell’impresa è da attribuire a ‘Cuca’ Guidi, rientrato, nella scorsa estate, nell’ovile biancoverde con le mansioni di ‘director of rugby’.
CONTRO IL PETRARCA E CONTRO IL MILAN. Domenica 4 giugno 2000, a Imola, si gioca la final-four del campionato under 18. Quella squadra biancoverde allenata dalla coppia Borsato – Conflitto è composta da validi atleti nati negli anni 1981 (i cosiddetti ‘rientranti’), 1982 e 1983. Si tratta di Sanna, Rossi, Ceccherini, Biagi, Toncelli, Falleni, Figone, Squarcini E., Buffa, Lischi, Santoni, Pannocchia, Milianti Mar., Fedi, Liperini M., Pacini F., Pavoletti, Brancoli A., Lecci N., Paolinetti, Chiesa R., Marrandino. I biancoverdi si impongono 12-7 sul Petrarca Padova nella semifinale e 11-5 nell’indimenticabile finale con il Milan. Si può festeggiare lo scudetto, il primo in senso assoluto per una rappresentativa rugbistica toscana. Per completezza, la Toscana ha vinto poi altri due titoli: nel 2005, nella categoria under 15, grazie al Gispi Prato, e nel 2024, nel campionato amatoriale Old, con la formazione dei Sorci Verdi Prato. In quella squadra biancoverde che il 4 giugno 2000 ha celebrato il titolo tricolore, anche tanti ragazzi che successivamente, anche nel mondo seniores, hanno raggiunto importanti traguardi.