Il Valsugana Rugby Junior Padova (da tutti conosciuto semplicemente come Valsugana o ‘Valsu’) ha chiuso la regular season del girone 3 di serie A (di fatto il girone del nord-est di A2) al primo posto con 70 punti all’attivo, frutto di 14 vittorie e 4 sconfitte. Squadra tremendamente concreta, che, a giudicare i dati delle marcature realizzate e subite nel corso delle 18 giornate dalla regular season, è abile in fase difensiva (solo 336 punti incassati) e non particolarmente prolifica in fase offensiva (appena i 470 punti segnati). Il Valsugana/Padova allenato da Giovanni Boccalon solo lo scorso 27 aprile, nell’ultimo turno della regular season, con il successo esterno, 26-32, colto sul terreno del Pesaro, ha potuto festeggiare la certezza della prima piazza nel proprio girone (3 le lunghezze di margine sulla seconda forza del raggruppamento, il Viadana cadetto). Un girone, quello del nord-est, oggettivamente più duro e competitivo e comunque con più squadre temibili rispetto al girone 4 di A (il girone del centro-sud di A2), dominato dall’Unicusano Livorno (82 punti, con 17 vittorie e 1 sconfitta, miglior attacco – 734 punti all’attivo – e miglior difesa – 250 punti incassati -). I biancoverdi labronici hanno messo matematicamente al sicuro la prima piazza già alla terz’ultima giornata ed hanno chiuso il torneo con ben 14 lunghezze di margine sulla seconda forza del torneo, quella Roma Olimpic contro cui è giunta, nel turno di apertura del torneo, l’unica sconfitta.
TUTTO IN 80 MINUTI. Valsugana/Padova – Unicusano Livorno di questa ultima domenica del mese di maggio (impianto Altichiero di via Querini, a Padova, drop d’inizio alle 15:30, arbitro Lorenzo Pedezzi di Brescia, con Lorenzo Bruno di Udine e Alessandro Ballerini di Verona segnalinee) chiuderà per le due squadre la lunga annata agonistica. Tutti i succitati dati ed il ruolino di marcia delle due compagini hanno un valore del tutto relativo: la verità è che in questi 80 minuti le due formazioni si giocheranno l’intera stagione. Chi vince sale in A1, chi perde resta in A2. In caso di pareggio, saranno i biancoverdi ospiti a fare festa. Non ci saranno prove di appello, nè ci saranno tanti calcoli da effettuare: i classici bonus propri del sistema del punteggio australe, nella circostanza, avranno valore solo per le statistiche, ma a livello pratico conteranno meno di zero. Gara severamente vietata ai deboli di cuore. Incontro che si deciderà sui più piccoli dettagli. I biancocelesti veneti adottano, normalmente, un gioco più ‘chiuso’, con azioni in prevalenza portate dal pacchetto e con trequarti chiamati in causa, con attacchi al largo, solo dopo aver sviluppato più fasi. L’Unicusano Livorno, normalmente, cerca di coinvolgere per le proprie offensive tutti i propri elementi, fa viaggiare più celermente rispetto ai padovani l’ovale al largo, per sfruttare anche in ampiezza il rettangolo di gioco. In senso assoluto, al di là delle caratteristiche specifiche, si tratta di due squadre decisamente valide che, per quanto espresso meriterebbero, entrambe, di giocare nella nuova stagione in A1. Due compagini dal valore simile. Due formazioni consapevoli di giocarsi nello scontro diretto l’intera annata di sacrifici e di sudore.
SI CHIUDE IL TRIANGOLARE. Dopo la regular season, il Valsugana/Padova ha affrontato nei quarti di finale playoff il Biella, secondo in A1, ed ha perso 14-25 (poi i piemontesi hanno battuto in semifinale il Paese e giocheranno la finale per la promozione in A Elite contro il Parabiago). Successivamente, lo scorso 11 maggio, i ragazzi di Baccolon, nel primo turno del triangolare di spareggio per l’A1, hanno giocato in trasferta con il Calvisano e – forse immeritatamente e comunque solo in extremis – hanno perso 29-27 (5-1 in classifica). L’Unicusano Livorno allenato da Riccardo Squarcini, dopo una regular season caratterizzata da 17 vittorie consecutive, ha ceduto 9-24 contro il Verona (quarto in A1) nei quarti dei playoff, ha riposato nella prima giornata del gironcino per il passaggio in A1 ed ha – domenica scorsa – chiuso in parità in casa 37-37 (3-3 in classifica) con il Calvisano. Ricapitolando questa è la classifica in attesa dell’ultima giornata: Calvisano 8 p.; Unicusano Livorno 3; Valsugana/Padova 1. Le prime due classificate del gironcino passeranno in A1: un posto utile è già assegnato allo stesso Calvisano, che dopo la gara pareggiata all’ultimo minuto al ‘Montano’ ha iniziato le sue vacanze. In caso di arrivo a pari merito, si conteggerà l’esito dello scontro diretto. E dunque, in ogni caso, l’Unicusano per celebrare l’A1 dovrà evitare la sconfitta.
FINALE UNDER 18. Proprio a Calvisano, questa domenica l’under 18 del Valsugana/Padova giocherà la finale per il titolo tricolore, opposta al Benetton Treviso. In questa sua eccellente stagione agonistica, la rappresentativa femminile del Valsugana/Padova ha ottenuto il secondo posto nel campionato nazionale, superata 15-5, nella finale scudetto giocata lo scorso 10 maggio, sul neutro di Mogliano Veneto, dal Villorba. Realtà, quella padovana, dalle basi solide. Tornando alla prima squadra maschile, il ‘Valsu’, contro l’Unicusano, al di là del fattore campo, potrà contare su sette giorni di riposo in più. I biancoverdi sono però pronti alla battaglia sportiva. L’ultima ‘finale’ per la promozione in A1 (all’epoca massimo campionato domestico) giocata dai biancoverdi in trasferta risale al 7 maggio 1989, allo scontro vinto 3-6 sul campo del Noceto, con centinaia di sportivi livornesi che festanti ‘invasero’ il campo emiliano. Altri tempi, altro rugby e altri punteggi. In comune con quella squadra, che era targata ‘Corime’ e che nelle sue fila vedeva protagonista un giovane mediano di mischia, Gianluca Guidi (attuale ‘director of rugby’ dello stesso club delle ‘Tre Rose’), l’età media bassa. Un importante ciclo – così come in quel 1989 – è, per i biancoverdi, solo all’inizio…
NIENTE RETROCESSIONI. La FIR ha ufficializzato importanti novità per la stagione agonistica 2025/26: non si registreranno retrocessioni dalla A2 alla B, nè saranno previsti passaggi dall’A1 all’A2. Nell’annata agonistica 2026/27 saranno 12 le squadre di ciascuno dei quattro gironi di A. Il girone nazionale 1 (la serie A1, in altre parole) sarà formato da nove squadre impegnate nello stesso campionato 2025/26 (tutte tranne quella che verrà promossa in A Elite), dalla squadra che retrocederà dalla A Elite e da due compagini che saliranno dall’A2. Nella serie A2 2026/27, invece, troveranno spazio 36 squadre, sempre divise in tre gironi territoriali: al via oltre anche otto formazioni promosse dalla B.