È indiscutibilmente più forte la soddisfazione di un campionato condotto ad altissimi livelli rispetto all’amarezza di una promozione sfumata per piccoli particolari. Il Livorno Rugby ha concluso il suo campionato di B, girone 2, al secondo posto con 77 punti all’attivo, con un ruolino di 15 vittorie, tutte quante condite dal bonus-attacco, e tre sconfitte, due delle quali rimediate con un margine inferiore alle otto lunghezze (e che dunque hanno fruttato due punti grazie al cosiddetto ‘bonus-difesa’). Un cammino entusiasmante, insufficiente però per ottenere la meta-promozione. Ha chiuso solitaria in testa alla graduatoria la Rugby Parma, che ha racimolato 80 punti, con 17 vittorie (in 12 occasioni i ducali hanno ottenuto il bonus aggiuntivo) e una sconfitta (quella, piuttosto larga, incassata contro i biancoverdi labronici al ‘Carlo Montano’ lo scorso 27 marzo). L’unico verdetto del torneo, che non prevede retrocessioni nè play-off, è relativo al salto di categoria della prima classificata.

TRE GARE SFORTUNATE. La lotta al vertice si è decisa tra il 31 ottobre (terza giornata) e il 5 dicembre (sesta giornata). Nell’arco di quelle sei domeniche – quattro le gare giocate – il Livorno Rugby ha raccolto ‘solo’ sette punti (largo successo con il Formigine e tre sconfitte rimediate contro le altre tre ‘big’ del torneo). In quelle delicatissime partite, i biancoverdi hanno pagato a caro prezzo le numerose e gravi assenze. Si sa perfettamente come, in uno sport dal ruvido contatto fisico, le defezioni, nell’arco di una stagione, siano da mettere nel conto. Nessuno mette in discussione la legittimità della prima piazza ottenuta dalla Rugby Parma, formazione con tanti giocatori degni di categorie superiori e squadra capace di rispondere sempre presente anche nei suoi momenti più complicati. Il problema, per i labronici, è che l’infermeria si è affollata proprio nella fase in cui il girone d’andata proponeva le gare con le dirette concorrenti, quelle con ‘la doppia posta in palio’. E poi, a ben vedere, nella gara persa al ‘Banchini’ contro la Rugby Parma, gli ospiti avrebbero meritato almeno il punticino relativo al bonus-difesa, al ‘Renato Spaziali’, contro i locali della Roma Olimpic, i biancoverdi hanno incassato il penalty del successo avversario a tempo scaduto e sul prato amico del ‘Montano’, contro il Florentia, il Livorno Rugby ha perso 12-16, andando realmente a pochi centimetri, nell’ultima azione, dalla meta del sorpasso. Insomma, in quelle tre partite sarebbe bastato pochissimo – anche solo un briciolo di fortuna in più – per ottenere un maggior bottino di punti. E – vedi sopra – a conti fatti la lotta per la promozione diretta – o almeno per acciuffare lo spareggio con la Rugby Parma – si è risolta allo sprint, all’ultima giornata.

HA FATTO TREDICI. Il Livorno Rugby, dopo quella fase sfortunata, ha potuto contare sul rientro di pedine preziose ed ha raggiunto altissimi picchi di rendimento. Nelle tredici gare giocate tra il 12 dicembre e il 5 giugno, i biancoverdi hanno colto sistematicamente il massimo. I ragazzi di Marco Zaccagna, in quelle tredici partite, hanno racimolato la bellezza di 65 punti. Impossibile fare di più. Impossibile fare di più, nel girone di ritorno, anche al cospetto di Rugby Parma, Roma Olimpic e Florentia, le dirette concorrenti della zona nobile della classifica, battute rispettivamente 32-18, 24-13 e 23-18 (l’incontro con i gigliati è stato l’unico tra i tre disputati in trasferta). Risultati eccellenti e inserimento costante e massiccio di tanti giovani e giovanissimi provenienti dalla rappresentativa under 19. I livornesi, soprattutto nelle ultime partite dell’annata, si sono presentati con un roster dall’età media davvero bassa.

31 SQUADRE IN A. I verdetti stagionali. Promozione dalla A alla Top10 del CUS Torino, retrocessione dal Top10 alla A per la Lazio e promozione dalla B alla A per le prime classificate dei quattro gironi zonali: CUS Milano, Parma, Patavium e Primavera Roma. Nessuna retrocessione dalla A alla B e nessuna retrocessione dalla B alla C. Conti alla mano, in questo momento sono 31 le squadre con il titolo sportivo in A, il secondo campionato domestico. Il dato di fatto è che il Livorno Rugby è, tra le seconde dei quattro gironi, quella con il miglior coefficiente tra punti racimolati e gare giocate.