Gran bel match al Maneo di Via Settembrini. Difronte le due squadre rivelazione del primo turno del campionato élite di categoria. Il Livorno, corsaro sul difficile campo del Noceto, ospitava la squadra che ha messo a segno il maggior numero di punti. I 67 pt. segnati contro il Pesaro hanno sicuramente preoccupato i labronici, ma tutto ciò, soprattutto nel primo tempo finito 0-0, ha fatto si che la squadra biancoverde si compattasse e, nonostante gli acciacchi, ha dimostrato ancora una volta di saper gettare il cuore oltre l’ostacolo.
La difesa, attenta ed aiutata da una buona mischia ha rintuzzato tutti gli attacchi dei grossi atleti aretini (quasi tutti del 1998) mentre le ripartenze dei giovani biancoverdi (in egual misura atleti del 1998 e 1999) sono risultate anche migliori degli avversari tanto che in un paio di occasioni sono arrivati vicinissimi alla linea di meta. Nel secondo tempo il Livorno non ha saputo sfruttare un paio di cartellini gialli a favore per effettuare il cambio passo che avrebbe potuto portare la squadra a giocare con più convinzione in superiorità e così l’Arezzo passa in vantaggio con il secondo dei calci piazzati consecutivi concessi, dopo tre quarti di gara di assoluto equilibrio.
Dopo pochissimi minuti è il Livorno a subire un giallo e a trovarsi in inferiorità . Situazione sfruttata in pieno dall’Arezzo che, complice un errore nell’area di meta livornese (palla in mano e calcio nelle braccia di un uomo che si abbassa e marca meta) ed una lunga galoppata con palla in mano senza l’adeguata opposizione, in due minuti mette in banca il risultato. Sullo 0-15 il Livorno ha una reazione ma l’ultima azione non porta i biancoverdi, anche oggi encomiabili, a varcare la linea di meta per siglare i meritati punti dell’onore. La palla persa nel placcaggio a pochi passi dalla meta consente agli ospiti di conservare  inviolata la propria area e di gioire per un risultato che per 3/4 di gara sembrava insperato. bravi comunque gli aretini che hanno subito zero punti in due partite. In casa Livorno invece la delusione a fine gara era tanta, ma consapevoli di aver fatto bene contro una squadra molto forte. Chissà che questa delusione non porti a migliorarsi ancora nei prossimi, duri match.