Bella partita, ricca di emozioni e viaggiata sui binari di un grande equilibrio. La sfida disputata al ‘Carlo Montano’, tra le realtà under 16 dell’Unicusano Livorno ed i Lyons Piacenza ha confermato le doti di entrambe le squadre, con pieno merito attive nel girone interregionale ‘1’ (o èlite di categoria) del centro Italia. Si tratta di un raggruppamento livellato verso l’alto, nel quale sono al via le migliori otto formazioni della macro-area Toscana – Emilia-Romagna – Marche – Umbria. L’incontro in questione si è chiuso con la vittoria dei bianconeri ospiti 15-19. Tre mete per parte: a far pendere l’ago della bilancia a favore dei piacentini la differente percentuale nei calci di trasformazione. In classifica, quattro punti per gli emiliani ed uno – il cosiddetto bonus-difesa, strappato in virtù del passivo inferiore alle otto lunghezze – per i labronici. A bersaglio, per i biancoverdi, con una marcatura ciascuno, il tallonatore Filippo Del Moro, il mediano di mischia e capitano Giulio Lenzi ed il mediano di apertura Romeo Celi. Questo lo schieramento livornese (allenatori Diego Rolla, Alessandro Saltapari e Marco Scutaro): Ferro; Aspromonti, Balduinotti, Marsili, Le Guevel; Celi R., Lenzi Giu. (cap.); Carrai F., Gambogi, Catta; Franci, Frangioni; Gambicorti, Del Moro, Campora. Entrati anche: D’Ercole, Saltapari Alb., Scutaro Mat., Simione. L’Unicusano Livorno Rugby, per le categorie under 16 e under 14, sta svolgendo il ruolo di tutor all’Elba. Nella prima parte dell’annata, in un girone tosco-umbro composto globalmente da 15 squadre, l’under 16 biancoverde ha ottenuto il terzo posto ed ha così guadagnato l’accesso al girone èlite. In questa (dura) seconda fase stagionale, confrontandosi con le altre ‘big’ del centro Italia, la squadra labronica sta acquisendo importanti esperienze e sta crescendo in modo vistoso. Prima del confronto con i Lyons Piacenza, gli under 16 labronici, contro il Firenze’31, contro lo Jesi ed il Parma avevano ottenuto tre convincenti affermazioni. Contro i Lyons, sarebbe bastato poco per evitare la sconfitta. Ma ben più dell’amarezza di un possibile successo sfuggito per piccoli dettagli, è forte la soddisfazione per i progressi mostrati da questo gruppo di atleti nati negli anni 2009 e 2010. Grazie al serio lavoro impostato, sono stati compiuti, nel giro di pochi mesi, passi da gigante.