Il campionato di serie A, domenica prossima, andrà ad osservare un turno di riposo, in omaggio all’impegno dell’Olimpico di Roma (sabato alle 15:15), dell’Italrugby contro il Galles (seconda giornata del ‘Sei Nazioni’). Nelle fila azzurre figura anche il trequarti ala delle Zebre Simone Gesi, livornese, figlio e nipote d’arte, rugbisticamente nato in biancoverde e rimasto molto affezionato al club delle Tre Rose, nel quale si sono messi in evidenza qualche tempo fa, il nonno Silvano, il padre Stefano e lo zio Andrea. Quella dei Gesi è una vera e propria dinastia, con la palla ovale nel Dna. Simone Gesi, sabato scorso, è entrato in campo, nel corso della ripresa, nella sfida persa 31-19 in trasferta con la Scozia ed ha subito trovato l’approccio giusto. Sia pur uscito malconcio dalla gara di Murrafyeld, è rimasto nel gruppo azzurro in vista del nuovo appuntamento del prestigiosissimo torneo.
DELICATO TEST. Il campionato di A riaprirà i battenti domenica 16 febbraio, quando la capolista Unicusano Livorno Rugby ospiterà il Romagna, quarta forza del campionato. Nel match di andata – a Cesena lo scorso 27 ottobre -, i labronici si sono imposti 20-26: in senso assoluto tra le dieci vittorie ottenute nelle ultime dieci partite è stata quella più sofferta e quella con un margine più risicato. In tale occasione, il Romagna – peraltro senza rubare nulla – ha anche strappato il cosiddetto bonus-difesa: a conti fatti, dalla seconda giornata in poi, è stata l’unica squadra capace, giocando contro i biancoverdi, di muovere la sua classifica. Facile prevedere, per il 16 febbraio, una partita divertente e di alti contenuti. Per crescere e maturare sono ben più preziose queste gare rispetto a quelle con antagonisti di seconda fascia.
LA LIVORNESITA’. L’Unicusano ha colto il massimo, 50 punti, nelle ultime 10 partite e, a sette turni dalla fine della regular season del girone 4 di serie A, occupa il primo posto con un margine di 10 lunghezze sulla più immediata inseguitrice, quell’UR Firenze superata 26-10 nell’ultima giornata di andata. Il quadro è decisamente roseo, ma la volontà è quella di crescere ulteriormente. Si sta aprendo un nuovo ciclo, con l’intento di dar sempre più spazio a giovani e giovanissimi provenienti dall’ottimo vivaio. Il sodalizio vuole fare della ‘livornesità’ il suo valore aggiunto. Il progetto è a media e a lunga scadenza. I risultati immediati sono importanti e si farà di tutto per chiudere la regular season al primo posto con un ingente bottino di punti e per presentarsi al top della condizione nei play-off. Ma il primo vero obiettivo, indipendentemente dalla categoria nella quale si troverà spazio nella stagione 2025/26, è quello di far maturare i giovani e metterli nelle condizioni di esprimersi al massimo. Gli ottimi risultati ottenuti pure in questa stagione dalle rappresentative biancoverdi under 18 e under 16 nei rispettivi tornei èlite dimostrano la bontà della scuola. Il carattere tipico dei livornesi, il loro talento naturale e la loro predisposizione per lo sport della palla ovale non bastano a ‘giustificare’ determinate ‘mete’ che, senza soluzione di continuità, vengono colte da numerosi rugbisti livornesi. Il merito, oltre a madre natura, va attribuito anche al serio lavoro dei tecnici che guidano le varie rappresentative under biancoverdi. Una scuola di primissimo piano, che forgia gli atleti fin dai loro primi passi nel settore propaganda.