Una lunga festa del rugby, vissuta senza soluzione di continuità: questa soleggiata domenica di metà ottobre è stata caratterizzata, per lo storico sodalizio biancoverde del Livorno Rugby, da tre eventi intensi, nei quali sono emersi i veri valori della palla ovale. Una festa cominciata dalle partite delle categorie under 12 e under 18, scese sul campo in sintetico del ‘Maneo’, e proseguita sul vicino ‘Montano’, col debutto in serie A1 della prima squadra. Il primo dei tre eventi in questione è relativo al raggruppamento under 12, al quale hanno partecipato a metà mattinata cinque squadre: al via, oltre a due formazioni dei padroni di casa del Livorno Rugby (nelle fila biancoverdi anche cinque atleti dell’Elba), due del Gispi Prato ed una del Tirreno Club. Ciascuna formazione ha disputato quattro partite; gare con tempo unico lunghe 12 minuti. Per gli educatori-allenatori Daniele Aspromonti, Federico Guidi, Rocco Montanaro e Federica Muzi non sono mancate precise conferme: i rugbisti da loro schierati sono in costante crescita e sul terreno di gioco evidenziano grinta e determinazione. Per loro impegno e passione sono un binomio vincente. Il lungo elenco dei biancoverdi under 12, classe 2014 e 2015, ‘profeti in patria’, grandi protagonisti sul campo di casa: Marco Alessio, Leo Andreacchio, Cristiano Aspromonti, Marco Benedetti, Giulio Cesare Campora, Emanuele Maria Castiglione, Enea Cecconi, Leonardo Cecconi, Alberto Cenci, Giorgio D’Ammando, Jacopo De Raffaele, Giorgio Gambogi, Alessandro Iardella,Leonardo Ledda, Leonardo Perrina, Edoardo Primerano, Alessandro Salerno, Elio Scorza, Giorgio Serretti, Leonardo Silvestri, Francesco Stillo, Gregorio Tenucci, Zaccaria Tognato Lusini, Nicola Vincenti e Giacomo Zanni. Come degna conclusione del raggruppamento, per la cui riuscita organizzativa è stato preziosa l’opera delle numerose famiglie partecipanti, si è disputato un derby ‘in famiglia’. Finito il ‘terzo tempo’, nel pomeriggio, tutti insieme, atleti e accompagnatori, sono andati a sostenere la prima squadra. Il tutto come in una grande famiglia, perché i biancoverdi di tutte le età sono gente di mare, fuori e dentro il campo.