Il Torneo “Città di Treviso”, nato nel 1976,  è giunto alla sua 43° edizione e con il passare dagli anni ha assunto una tale rilevanza, in termini di partecipazione e di livello agonistico, senza paragoni nel panorama rugbistico italiano. Addituttura, nell’ottica europea viene considerato un trofeo di primaria importanza. Lo scopo della manifestazione è quello di riunire in due giorni (nello specifico, in questo 2023, nelle giornate di sabato 20 e domenica 21 maggio) tutte le realtà rugbistiche nazionali e non solo, divenendo così un momento di incontro tra bambini e bambine di varie età. Una kermesse spettacolare, che permette a numerosissimi giovani atleti ed appassionati di socializzare e promuovere la cultura del rugby nei suoi valori più significativi. Nella categoria degli under 7 (nati negli anni 2016 e 2017), ben 63 le squadre al via. La rappresentativa dell’Unicusano Livorno Rugby ha chiuso al 24° posto nella classifica generale. Ma, ben più delle vicende ‘agonistiche’ e del ruolino di marcia (su undici partite globalmente disputate, i biancoverdi hanno colto sette successi e quattro sconfitte), l’aspetto principale di questo intenso ed indimenticabile fine settimana vissuto in terra veneta, è relativo al grande divertimento evidenziato da tutti quanti. L’obiettivo prefissato alla vigilia – quello, appunto, del puro divertimento – è stato centrato al cento per cento. Sotto la guida del responsabile tecnico dell’Unicusano Livorno Rugby, Riccardo Squarcini, dell’allenatrice-educatrice Mariana Cimbala e della dirigente Rita Mistretta, i bambini labronici hanno messo in verina tanta grinta e tanta energia. Cinque le gare giocate nella mattinata di sabato, due nel pomeriggio di sabato e quattro nel corso della domenica mattina. Gli atleti under 7 biancoverdi utilizzati in questa riuscitissima edizione del tradizionale ‘Torneo di Treviso’: Tommaso Strambi, Marko Sula, Alberto Squarcini, Enea Borrelli, Leonardo Ceccarini, Sebastiano Perossini, Ada De Leonibus. La società delle Tre Rose intende ringraziare pubblicamente tutte le famiglie e tutto lo staff per il concreto appoggio e per aver consentito agli atleti di ritagliarsi un ruolo da attori protagonisti di un così prestigioso evento.